Descripción del título
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Rappresenta la prima monografia pompeiana dedicata esclusivamente all'analisi delle testimonianze anforiche portate alla luce da attività di scavo archeologico nella città sepolta dall'eruzione del Vesuvio, ed analizza in prospettiva diacronica tutte le produzioni in circolazione tra il VI/V secolo a.C. e l'anno 79 d.C. I quattordici capitoli del volume offrono al lettore i dati relativi alle anfore arcaiche, non abbondanti ma molto significative per le fasi più antiche dell'insediamento, e alle anfore greche, specialmente rodie di epoca ellenistica, che si distinguono per l'abbondanza di esemplari bollati. Sono poi presentate le anfore vinarie italiche di epoca repubblicana, che disegnano un panorama commerciale di grande vitalità, nel quale la Campania gioca un ruolo preminente, intrecciando le sue produzioni con quelle di altre aree della penisola. Si passano quindi in rassegna le anfore africane, o di tradizione punica, caratterizzate da una complessa seriazione tipologica che ben illustra gli intensi rapporti commerciali con il nordafrica e l'isola di Ibiza; seguono poi le anfore punico-gaditane da garum, identificate per la prima volta in area vesuviana proprio in questo studio, e le Dressel 21-22, contenitori per il commercio italico di salagione di recente caratterizzazione e, infine, le produzioni del periodo tardo-repubblicano e giulio-claudio. Completano il volume una serie di analisi complementari effettuate su alcune delle anfore prese in esame: si indaga il paleocontenuto di alcune serie (con le analisi dei residui organici), si analizza la composizione di alcuni impasti, si studiano i sistemi di chiusura e sigillatura delle anfore e del loro contenuto (opercula) e si illustrano alcuni casi di reimpiego di anfore, o parti di esse, come affilatoi, come lisciatoi e a fini statici. Tutto questo materiale, analizzato con un approccio integrato ed interdisciplinare, corredato di capitoli che sintetizzano lo stato della ricerca e le prospettive future, consente di formulare molteplici riflessioni, fondamentali per comprendere la ricca ed articolata storia quotidiana di Pompei, dei suoi mercanti e dei suoi abitanti (i consumatori ai quali le anfore erano destinate). Al contempo i dati raccolti sono utili anche per meglio definire la storia economica di alcune delle regioni circum-mediterranee (da Gades all'Egeo) con le quali Pompei ebbe forti legami commerciali nell'antichità, come testimoniano le anfore qui presentate
Monografía
monografia Rebiun25071599 https://catalogo.rebiun.org/rebiun/record/Rebiun25071599 191127s2000 sp 000 0 spa d 9781784919504 ES-MaCSI spa 904(450.72) Scambi e commerci in area vesuviana I dati delle anfore dai saggi stratigrafici I.E. (Impianto Elettrico) 1980-81 nel Foro di Pompei a cura di Darío Bernal-Casasola e Daniela Cottica Oxford Archaeopress Publishing Ltd 2020 Oxford Oxford Archaeopress Publishing Ltd 360p il. col. cm 360p Roman and Late Antique Mediterranean Pottery Rappresenta la prima monografia pompeiana dedicata esclusivamente all'analisi delle testimonianze anforiche portate alla luce da attività di scavo archeologico nella città sepolta dall'eruzione del Vesuvio, ed analizza in prospettiva diacronica tutte le produzioni in circolazione tra il VI/V secolo a.C. e l'anno 79 d.C. I quattordici capitoli del volume offrono al lettore i dati relativi alle anfore arcaiche, non abbondanti ma molto significative per le fasi più antiche dell'insediamento, e alle anfore greche, specialmente rodie di epoca ellenistica, che si distinguono per l'abbondanza di esemplari bollati. Sono poi presentate le anfore vinarie italiche di epoca repubblicana, che disegnano un panorama commerciale di grande vitalità, nel quale la Campania gioca un ruolo preminente, intrecciando le sue produzioni con quelle di altre aree della penisola. Si passano quindi in rassegna le anfore africane, o di tradizione punica, caratterizzate da una complessa seriazione tipologica che ben illustra gli intensi rapporti commerciali con il nordafrica e l'isola di Ibiza; seguono poi le anfore punico-gaditane da garum, identificate per la prima volta in area vesuviana proprio in questo studio, e le Dressel 21-22, contenitori per il commercio italico di salagione di recente caratterizzazione e, infine, le produzioni del periodo tardo-repubblicano e giulio-claudio. Completano il volume una serie di analisi complementari effettuate su alcune delle anfore prese in esame: si indaga il paleocontenuto di alcune serie (con le analisi dei residui organici), si analizza la composizione di alcuni impasti, si studiano i sistemi di chiusura e sigillatura delle anfore e del loro contenuto (opercula) e si illustrano alcuni casi di reimpiego di anfore, o parti di esse, come affilatoi, come lisciatoi e a fini statici. Tutto questo materiale, analizzato con un approccio integrato ed interdisciplinare, corredato di capitoli che sintetizzano lo stato della ricerca e le prospettive future, consente di formulare molteplici riflessioni, fondamentali per comprendere la ricca ed articolata storia quotidiana di Pompei, dei suoi mercanti e dei suoi abitanti (i consumatori ai quali le anfore erano destinate). Al contempo i dati raccolti sono utili anche per meglio definire la storia economica di alcune delle regioni circum-mediterranee (da Gades all'Egeo) con le quali Pompei ebbe forti legami commerciali nell'antichità, come testimoniano le anfore qui presentate Excavaciones arqueológicas- Pompeya (Italia). Excavaciones arqueológicas- Herculano (Italia). Herculano (Italia)- Restos arqueológicos Pompeia (Italia)- Restos arqueológicos Bernal Casasola, Darío Edt Cottica, Daniela Edt Roman and Late Antique Mediterranean Pottery